I primi Ebrei sono presenti in Polonia ormai nel X secolo. Nel XIV secolo cominciano ad arrivare in massa e nel 1304 è registrata la prima communità ebraica a Cracovia. Quando alla fine del‘400 vengono cacciati via da Cracovia, si trasferiscono a Kazimierz, una città autonoma all’epoca, dando la vita ad una delle più importanti diaspore degli Ebrei Aschenasiti in Europa.
Chiamano Kazimierz il paradiso terrestre e non c’è nessuna esagerazione. Ma durante la II guerra mondiale questo paradiso diventa un vero inferno.
Sin dall’inizio della II guerra mondiale gli Ebrei vengono perseguitati e sistematicamente eliminati dalla società. Nel marzo 1941 i tedeschi organizzano a Cracovia il ghetto e tutti gli Ebrei di Cracovia ci si devono spostare. “Zona residenziale degli Ebrei” viene circondata dal muro e le condizioni di vita sono disastrose, ma all’inizio sembra ancora che la vita si possa svolgere normalmente. Però nel gennaio del 1942, durante la conferenza di Wensee, si dà l’inizio alla "soluzione finale della questione ebraica". Secondo il piano Reinchard vengono costruiti sul territorio del Governatorato Generale tre campi di sterminio. Cominciano le deportazioni, la prima in giugno, la seconda in ottobre del 1942. Nel marzo 1943 il ghetto viene liquidato. Si salvano solo quelli che sono considerati ancora abili al lavoro. Si devono traslocare nel campo di lavoro Plaszow, tra di loro si trovano anche gli operai della Fabbrica di Oscar Schindler, un’ imprenditore tedesco. Tutti conosciamo la storia di Oscar Schindler grazie al film di Steven Spielberg. La possiamo rivivere ancora una volta durante la visita del museo organizzato nella struttura originale della vecchia fabbrica.
- principali punti -
Sabato sinagoghe sono chiuse.
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